La vittoria di Civitanova ha riportato serenità e, soprattutto, fiducia nell’ambiente RSR, un incantesimo spezzato di assoluta importanza per mettersi alle spalle, un periodo tutt’altro che semplice da gestire. Tra positività al Covid-19, le quattro sconfitte consecutive, l’esonero del coach (poi tornato in sella) e una serie interminabile di infortuni muscolari, non è stato un bel momento per la RSR.
Ma nella tormenta, non sono mancate le “bombe” e i sorrisi di Federico Loschi, il pistolero per antonomasia, che nel giorno del suo 32esimo compleanno, fa il punto della situazione e invita squadra, società e tifoseria a crederci sempre, oggi più di ieri, così da provare a confezionare una seconda parte di stagione ricca di soddisfazioni.
“Indubbiamente non stiamo attraversando un buon momento – ammette Federico Loschi – ma è da situazioni come queste che bisogna imparare, per far sì che le cose belle poi abbiano un valore inestimabile. La vittoria di Civitanova, che per molti sarebbe dovuta essere scontata già in partenza, ci ha permesso di interrompere una striscia negativa che mentalmente cominciava a pesare. I due punti sono importanti perché la classifica è ancora fluida e tutto è ancora da decidere, ma quello che mi preme sottolineare è la prestazione corale: dai più esperti ai più giovani, ognuno ha portato il suo mattoncino costruendo un +12 finale che altro non è che il prosieguo di quanto di buono avevamo già fatto vedere nel derby, perso di appena due lunghezze. Purtroppo ci sono degli infortuni che condizionano anche il coach nelle scelte e sfido chiunque a giocare con defezioni di quel calibro senza risentirne. Arriveranno tempi migliori, la stagione è ancora lunga, ci dobbiamo preparare per presentarci alla post season con la miglior classifica possibile e una condizione fisica ottimale per poter giocare ogni tre giorni. Intanto concentriamoci su Ozzano, un avversario scorbutico, ben assortito e in grado di infastidire chiunque: per noi vincere diventa essenziale per dare seguito al successo di domenica scorsa e riprendere il nostro cammino”.
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