In riferimento ad alcuni post pubblicati nelle ultime ore sulla commemoriazione del 17esimo anniversario dalla scomparsa di Willie Sojourner, che ci vede chiamati in causa da un gruppo di tifosi avversi, la RSR spiega quanto segue:
– la mattina del 20 ottobre una nostra delegazione si è recata sul luogo dove, appunto, 17 anni fa Zio Willie perse la vita, per depositare una composizione floreale;
– essendo la stessa, grande e ingombrante e avendo il ciglio della strada a due passi, alcune composizioni di fiori già sul posto sono state appoggiate in un lato e poi riposizionate laddove chi era passato prima le aveva lasciate, in particolar modo la società Npc Rieti con una sua rappresentanza di società, squadra e tifoseria;
– in un secondo momento su quella stessa lapide è stato deposto un altro mazzo di fiori, da parte dei tifosi RSR e, come si vede dalla foto, il motivo del contendere era regolarmente al suo posto, nel rispetto di chiunque, il 20 ottobre, abbia avuto un pensiero per ricordare un personaggio che al basket cittadino ha dato tanto.
Quello che la società stigmatizza e respinge fermamente al mittente, oltre a pretendere scuse pubbliche per le offese riportare sui social, sono gli aggettivi “ignobile” e “pochezza” assoggettati a chiunque rappresenta la RSR in ambito sia sportivo, che sociale. Nessuna mancanza di rispetto, nessuna discriminazione alcuna, nessun voler apparire diversamente dagli altri: lo Zio Willie appartiene alla collettività e ben vengano manifestazioni come quelle messe in piedi il 20 ottobre di ogni anno per rinverdirne la memoria.
Area Comunicazione RSR